Non è colpa mia

Corruzione onnipresente, inciviltà dilagante, e io devo stare a guardare senza dire niente?

Denuncio lo spazzino che non raccoglie la lattina da terra, impreco contro il vigile che proprio oggi mi ha fermato che andavo di fretta, fotografo l'ennesima panchina rotta sul lungomare, critico l'amico che non mi ha nemmeno salutato incrociandomi per strada, e soprattutto infierisco contro il sistema che non mi permette di essere veramente libero di fare ciò che voglio.

Sono mesi che non posso uscire in santa pace il sabato sera a fare un giro perché orde di ragazzini senza casco sfrecciano coi loro motorini ovunque, rischiando di essere investito ogni passo che faccio. Ma i vigili non ci sono in questa città? E ora non posso neanche più bere alla fontana, che è stata rotta probabilmente da loro. Per non parlare di quando a Capodanno sono più volte inciampato su quelle migliaia di bottiglie lasciate per strada da chi è pagato per togliere l'immondizia dalle strade. Credevano che mettendo qualche bidone in più per strada potessero risolvere il problema, magari per evitare di dover scendere la prima notte del nuovo anno perché intimoriti dai fuochi inesplosi.

Ho il cellulare pieno di fotografie di persone colte in flagrante: ragazzi che lanciavano uova contro le vetrine senza che nessuno aiutasse il proprietario ad allontanarli, altri che si intrufolavano tra i tornelli della Circumvesuviana senza che alcun controllore li fermasse, adulti che con i propri cani a passeggio lasciano le vie piene di escrementi rimasti a marcire senza che alcun addetto li raccogliesse.

Addirittura, la settimana scorsa, il colmo: mentre ero in un bar a chiacchierare allegramente con i miei amici, un anziano alzatosi dal tavolo di fianco al nostro ci ha intimato di abbassare la voce, come se lui e il suo gruppo di vecchi non stessero facendo confusione guardando la partita. E il barista neanche a difenderci! Ma poi di quella volta in ospedale che tenevo la febbre alta e volevano farmi aspettare per tre ore in sala d'attesa, quando prima di me c'erano persone con problemi decisamente meno gravi e che non avevano la necessità di essere curati subito, ne vogliamo parlare?

Ho creato un gruppo su Facebook sui problemi che affliggono la mia città, e i miei post hanno ricevuto decine di commenti di indignati come me, gente che non paga più le tasse perché questo Paese non lo merita, persone che hanno rinunciato a fare la raccolta differenziata perché tanto non la rispetta nessuno, oppure che hanno deciso di non pagare più l'abbonamento ai mezzi pubblici perché si viaggia che è uno schifo.

Poi, tra la marea di insulti verso le istituzioni, in quel marasma che era diventato il gruppo, ieri un signore ci ha rimproverato suggerendoci di ravvederci, e di guardare un po' di più anche a ciò che facciamo noi per questa città. Sosteneva che non pagando tasse e biglietti non eravamo meglio di coloro che denunciavamo, e soprattutto rischiavamo di peggiorare ancora di più gli inefficienti servizi della zona. Ma lui che ne vuole sapere di quello che faccio io? Anzi, visto che le telecamere piazzate in gran parte della città comunque sembrano non funzionare, almeno giro io con il mio cellulare a denunciare quello che non va! Chissà lui cosa farà mai per questa città, probabilmente seduto alla scrivania della sua villa, pubblicando commenti con il computer da 2000 euro.

Oggi, poi, ha superato se stesso. Io sono da poco tornato a casa e l'ho visto con i miei occhi: questo baldo giovane (non proprio, in realtà) dapprima ha rimproverato dei ragazzini che prendevano in giro uno di quegli immigrati che chiedono l'elemosina fuori ai bar, dopodiché l'ho seguito e, come se volesse dimostrare di essere chissà quale brava persona, ha raccolto con una palettina i bisogni lasciati dal suo cane. Ma allora gli spazzini che li paghiamo a fare? Ha anche chiesto ad un giovane in sosta su un posto riservato ai disabili di spostare l'auto, che tra l'altro stava già andando via, appena uscito dal centro scommesse. Manco avesse fatto chissà cosa quel povero ragazzo!

Andasse a rimproverare il sindaco, piuttosto, che ci fa vivere in una città sporca e incivile!

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