Due giorni fa in tutta Italia si è festeggiata la Pasquetta, la giornata dei pic-nic per antonomasia. E cosa ne è rimasto?
Non che sia una novità , ma è giusto, nonostante tutto, parlarne sempre.
Un poco di casatiello, qualche salsiccia avanzata e una mezza pastiera, almeno. Ma non parleremo oggi degli sprechi alimentari
Ragazzi poco lucidi, qualche incidente stradale e acciacchi e malanni post-sbronza, sicuramente. Ma non parleremo oggi neppure dei danni causati dall'alcool.
Oggi, piuttosto, vogliamo dedicare un pensiero all'incuria di chi, giovane o meno giovane, crede che tutto gli sia dovuto, ma nulla gli sia richiesto.
Ogni anno, il giorno dopo Pasquetta, si sprecano gli articoli sul web riguardo pinete e altre aree verdi divenute ricettacoli sterminati di immondizia. Ed è fin troppo facile puntare il dito verso amministrazioni poco prudenti o presidi di forze dell'ordine inesistenti. Non basta neanche il concreto impegno di gruppi di volontari che addirittura offrono bustoni per la spazzatura a chi non se ne è procurati in precedenza, invitando al rispetto verso la natura e verso il prossimo.
Il lassismo e il menefreghismo che regnano nella nostra società stanno lentamente vanificando tutti i sacrifici compiuti dai nostri antenati, i quali, sebbene abbiano accettato il demerito di averci consegnato una Terra piena di problemi ambientali, almeno ne hanno riconosciuto l'esistenza. Oramai siamo costretti a leggerlo anche nei bagni dei locali pubblici: "Trovare pulito è un diritto, lasciare pulito è un dovere". Ma c'è davvero bisogno di qualcuno che ce lo dica?
Sembra quasi come se tutti noi fossimo tornati a quando eravamo neonati, a quel periodo (unico) della nostra vita in cui davvero tutto era un nostro diritto, e nulla un nostro dovere.
Sorge un dubbio amletico, a questo punto: dopo che il polmone verde napoletano, il Vesuvio, è stato trovato in condizioni fatiscenti, con piatti, bicchieri, bottiglie e altri resti sparsi ovunque sul terreno, occorre dar retta al proprio buonsenso e rimboccarsi le maniche per ripulire, oppure lasciare che il prossimo anno i tanti che si accalcheranno in pineta sguazzino nei loro stessi rifiuti?
Una domanda che non s'ha da fare, in realtà , visto che già ieri un corposo gruppo di giovani volontari ha ripulito l'intera pineta di via Montagnelle a Torre del Greco riempiendo ben 150 sacconi di rifiuti.
Ma se il prossimo anno sarà tutto uguale, ne varrà davvero la pena?