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Ci si impegna senza impegno


È ormai nota a tutti la crisi di valori attanagliata alla nostra società, piena di persone riluttanti ad imporre il proprio pensiero in contrasto con quello degli altri e incapaci di credere in un qualcosa che non sia materiale. E tra la marea di valori smarriti dall’uomo vi è anche il Sacramento del matrimonio, uno dei più importanti dei secoli scorsi, il punto di partenza per una nuova vita, ritenuto il giorno più bello della nostra esistenza.

I giovani d’oggi, abituati al mondo del “prendi e lascia” (dove il cellulare non lo butti perché rotto, ma solo perché è “vecchio”), sono restii all’idea di chiudersi in una vita da cui poi potrebbe essere difficile uscirne. Non è un problema di ragazze o di ragazzi, perché il discorso dei sessi vale poco in questo caso. Così come la donna non vuole precludersi l’opportunità di vivere una vita spensierata per dover badare alla casa ed ai propri figli, così anche l’uomo non vuole essere rinchiuso nell’idea di “dover portare il pane a casa”, senza poter dare sfogo al proprio estro. Ad essere sbagliata, per me, è la svalutazione del concetto di matrimonio, visto ormai solo come legame giuridico tra due persone che vogliono avere figli, e non più come patto di amore eterno tra due anime innamorate. Ci si sposa con la consapevolezza di potersi lasciare grazie al divorzio, idea che spaventa migliaia di ragazzi innamorati veramente. Perché sposare una persona per poi correre il rischio di doversi lasciare e perdere mesi e soldi in burocrazia, quando invece si può benissimo rimanere semplicemente fidanzati, per il tempo che si vuole, senza impegno? “Senza impegno” è la frase chiave di questa nuova generazione. Quante volte l’abbiamo letta nei negozi, su internet, sui contratti, sui giornali. Il mondo tecnologico ci ha abituati ad avere tutto quando vogliamo, e a cambiarlo quando non lo vogliamo più. Il matrimonio esiste ancora, ed è stupendo. Basta capire che, se siamo innamorati, vivere quella nuova vita non è un’oppressione, ma la cosa più bella che ci possa capitare.

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