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L'attimo perfetto


Sotto gli occhi di tutti

Brevi istanti di vita quotidiana vengono ogni giorno immortalati dai nostri smartphone, mentre grosse macchine fotografiche vengono usate nei posti più disparati per cogliere il cosiddetto "attimo perfetto".


Ma come si coglie, questo attimo perfetto? Proviamo a capirlo insieme, ricordando che "non è la macchina a fare un fotografo", anche se dà un grande aiuto!


Basta guardarsi attorno

La regola numero uno, per chiunque voglia fare fotografia di ogni genere, è avere sempre a portata di mano il proprio strumento di cattura. Niente è peggio di veder scivolare via davanti agli occhi l'immagine perfetta rimpiangendo di non aver portato con noi la nostra fotocamera.


Ogni secondo, in ogni luogo, in ogni situazione, può nascere il quadro perfetto proprio davanti ai nostri occhi, che sia un passerotto che si poggia un ramo, un disegno di luci e di ombre su un muro, una bella moto che sfreccia veloce o qualsiasi altra scena. Non si va in giro alla ricerca dell'attimo perfetto, ma è l'attimo perfetto che trova noi: prendere il proprio cellulare, o la propria macchina fotografica, scendere in strada e aspettare seduti che succeda qualcosa sicuramente ci porterà a scattare decine di fotografie, di cui qualcuna sarà anche venuta bene, ma non è lo spirito giusto con cui dovremmo approcciarci alla fotografia. Di sicuro, girare per la propria città scattando foto a destra e a manca a tutto ciò che si muove può essere utile le prime volte, non tanto perché "qualcosa troveremo", quanto piuttosto per allenare i nostri occhi a distinguere momenti più o meno interessanti.


Specializzarsi è la chiave del successo

Spesso si sente dire che la qualità va anteposta alla quantità, sebbene altrettanto spesso ci capita di pensare "più è, meglio è".

Nel caso della fotografia, così come in quasi ogni ambito professionale, risulta decisamente più utile e funzionale specializzarsi in un preciso campo, che sia quello sportivo, paesaggistico, ritrattistico o qualsiasi altro. Difatti, ogni tipo di fotografia ha bisogno di tecniche di scatto diverse, di momenti differenti, di approcci ben mirati: non potremmo mai pretendere di cogliere un bel panorama se siamo circondati da palazzi, così come è improbabile ci possa capitare di trovare animali selvatici nel centro di Milano. Allo stesso modo, anche i nostri occhi, e il nostro cervello, hanno bisogno di esercitarsi in modi ben diversi.


Se ci piace fotografare persone impegnate nelle loro faccende quotidiane, mentre vanno a lavoro, accompagnano i propri figli a scuola o fanno la spesa, dovremmo concentrarci esclusivamente su questi temi durante le nostre "passeggiate" in città. Magari giriamo per il mercato, sul corso principale, attorno a scuole e uffici, e guardiamoci attorno lì. Sarebbe inutile soffermarsi sul fotografare il bel gatto sul muretto, se non è quello il nostro scopo: distrarremmo semplicemente i nostri occhi da ciò che stiamo cercando, facendogli credere, invece, che quella scena fosse proprio quella che stavamo cercando, e magari la volta successiva perderemo l'attimo perfetto sulla nostra destra perché impegnati a fotografare un altro gatto sulla nostra sinistra, proprio lì dove i nostri occhi sono stati abituati a guardare.


L'importante è ricordare sempre che dietro ogni buona macchina fotografica c'è l'occhio esperto di un ottimo fotografo: si possono avere anche 5000 euro di attrezzatura, ma senza allenamento, senza fantasia, e senza una straordinaria capacità nel trovare scene perfette dal nulla, non si potrà mai sfondare, e forse neanche entrare, in questo mondo.


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