top of page
  • Immagine del redattoreIMPA

Film e serie tv italiani alla ribalta nel 2016

Gli ultimi David di Donatello sono stati l'esempio lampante di come anche la cinematografia italiana possa sfornare capolavori internazionali. E a questo si uniscono anche le serie televisive, sempre più presenti nei palinsesti di ogni rete.


Serialità internazionale

Per diversi anni la serialità televisiva italiana era associata esclusivamente a prodotti notoriamente dedicati ad un pubblico generalista, poco esigente, e spesso appartenente a fasce d'età non propriamente giovanissime. Da Un medico in famiglia a Un posto al sole, passando per Don Matteo e I Cesaroni, oltre che le famose interpretazioni di Raoul Bova e Gabriel Garko nelle fiction di Canale 5. Pochi gli spunti di respiro davvero internazionale, come l'ormai vecchio Romanzo Criminale e, in parte, Boris, entrambi provenienti dalla tv a pagamento, oppure l'ancor più antico La piovra, in onda il secolo scorso sulla Rai.

Fortunatamente, sempre grazie al forte impulso dato in Italia da Sky e dal sempre maggior interesse alle produzioni per il piccolo schermo negli Stati Uniti, sono nate perle come Gomorra e il recente The Young Pope, attualmente in trasmissione negli USA, dove sembra essere nata una papa-mania. Produzioni originali Sky esportate in tutto il mondo, come anche l'altrettanto importante (ma probabilmente meno fortunata) 1992, con Stefano Accorsi, riguardo Tangentopoli. Così la Rai non è rimasta a guardare e ha sfornato la coproduzione internazionale I Medici, con cast di altissimo livello e una evidente voglia di cambiare rotta, verso l'estero, pur con grandi margini di miglioramento. E anche Netflix, sbarcato in Italia da più di un anno, si appresta a debuttare con la prima produzione italiana nel corso del 2017: Suburra - La serie, cercando di cavalcare il successo del simile Gomorra (la cui terza stagione è attesa nell'autunno 2017).

Film italiani alla riscossa

Sembrerebbe che gli ultimi anni abbiano dato nuovo slancio anche alle produzioni cinematografiche italiane, dopo la vittoria agli Oscar de La grande bellezza di Sorrentino nel 2014. L'ultimo anno ha visto l'uscita di piccoli capolavori quali Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese, di cui sono stati chiesti i diritti per un remake già in Francia e negli Stati Uniti, oppure la rivelazione Lo chiamavano Jeeg Robot, che riporta in Italia un genere perduto negli anni grazie ad un eccellente cast formato perlopiù da attori emergenti. Degno di nota anche il tentativo di Matteo Garrone di portare il fantasy in Italia con Il racconto dei racconti, vincitore di ben sette David di Donatello nel 2016, e quello di Gianfranco Rosi, che con Fuocoammare ha provato a raccontare il dramma del viaggio dei migranti sui barconi, risultando il candidato italiano agli Oscar 2017, poi scartato dall'Academy.


Vision Distribution sfida Medusa e Rai Cinema

Come dimostrazione dell'importanza che il cinema italiano sta assumendo per i grandi broadcaster, anche esteri, pochi mesi fa è nata Vision Distribution. La nuova società di distribuzione cinematografica sarà guidata dalla sezione italiana di Sky (ormai interamente di proprietà inglese) e comprende cinque delle maggiori case di produzione indipendenti italiane: Cattleya, Palomar, Wildside, Indiana e Lucisano Media Group. Lo scopo sarà quello di dare nuova linfa vitale, e soprattutto nuovi fondi, al cinema italiano, promettendo grandi investimenti nei prossimi anni.

2 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page