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Siamo tutti Perfetti sconosciuti

Il film italiano rivelazione dell'anno

Commedia dal sapore amaro, diretta da Paolo Genovese e vincitrice di due David e tre Nastri d'argento. I diritti per un remake sono già stati richiesti in Francia e Stati Uniti, e in Italia si è rivelato un successo inaspettato al box office.


Quante vite abbiamo?

La domanda è schietta, puntuale e sincera, e giunge sin dal sottotitolo del film: noi, quante vite abbiamo? Paolo Genovese ci suggerisce la sua risposta: tre, una pubblica, una privata e una segreta. Cosa succederebbe se improvvisamente queste tre si andassero a scontrare tra loro? Perfetti Sconosciuti è una commedia amara, che ci insinua dubbi su di noi e su chi crediamo di conoscere come il palmo della nostra mano. Una prova di forza per gli attori, otto in tutto (oltre alle voci fuori campo e qualche breve comparsa), costretti a recitare magistralmente per coprire un'ora e mezza di film di soli dialoghi in un'unica stanza. Ed è un'ora e mezza che vola via senza alcun peso! La vicenda si basa su un gioco svolto durante una cena tra quattro coppie di amici: poggiare il proprio cellulare sul tavolo, leggere ad alta voce ogni messaggio ricevuto e parlare in vivavoce ad ogni chiamata in arrivo. Lasciamo alla vostra immaginazione ciò che potrebbe succedere.


La critica di poca verosimiglianza è facile e corre veloce sulla bocca di chi guarda il film, ma, spesso, senza scadere in banali frasi fatte, la realtà è ben peggio dell'immaginazione: tutti noi, bene o male, abbiamo una vita segreta, nascosta a tutti, e che non vorremmo mai si venisse a scoprire, che si tratti di un tradimento, di una cotta, di un hobby, o di qualsiasi altra cosa. Una volta avuta risposta alla prima domanda, Genovese ci porta su un'altra strada, e ci pone davanti ad un dubbio ancora più profondo: siamo disposti a mostrare la nostra vita segreta agli altri? Ma soprattutto, come reagiremo a ciò che gli altri penseranno di noi, o ancor peggio, cosa penseremo di ciò che gli altri ci hanno tenuto nascosto, magari il nostro migliore amico, nostra figlia, o nostra moglie? Un film da vedere la sera, per passare la notte a riflettere sui mille dilemmi che ci saranno sorti durante la visione.



Un successo non solo italiano

Successo di critica in Italia e nel mondo, Perfetti Sconosciuti ha vinto, tra gli altri, due David di Donatello (come miglior film e miglior sceneggiatura per gli intensi dialoghi), tre Nastri d'argento, un Globo d'oro e quattro Ciak d'oro. Menzioni speciali anche per tutti gli attori protagonisti, in particolare Anna Foglietta, Giuseppe Battiston, Valerio Mastrandrea e Marco Giallini, e per l'omonima colonna sonora, di Fiorella Mannoia. Se in Italia ha fatto registrare circa 17 milioni di euro al botteghino, posizionandosi al secondo posto per incassi dell'anno, dietro Quo Vado?, i diritti per un remake sono già stati chiesti in Francia e negli Stati Uniti. Insomma, Perfetti Sconosciuti sembra semplicemente racchiudere ciò che tutti fanno, ma nessuno ha il coraggio di dire, perché, in fondo, siamo tutti perfetti sconosciuti.

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